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Giornata della Memoria

Il 27 gennaio di 70 anni fa vennero aperti i cancelli di quel momento all’orrore che è stato il campo di Auschwitz-Birkenau e i Club Rotary ed Interact Lamezia Terme e Reventino hanno voluto celebrare questa ricorrenza insieme, con un evento speciale dedicato alla Giornata della Memoria, che dal 2000 è stata istituzionalizzata per ricordare le vittime della Shoah. “Un Rotary che ha tra i suoi principi fondamentali quello di promuovere la pace; un Rotary presente in tutto il mondo che opera per la difesa dei diritti umani e per realizzare l’integrazione tra i popoli: “questo Rotary” non poteva restare indifferente dinanzi alla straordinaria occasione offerta dalla Giornata della Memoria per ricordare e riflettere, ma soprattutto, per diffondere tra i giovani la cultura della tolleranza, il rispetto della dignità umana e delle diversità, il valore inestimabile della vita” – ha detto nel suo intervento introduttivo il Presidente del Rotary Club Lamezia Terme Raffaella Gigliotti. “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre” – parole di Primo Levi,  riprese da Giuliana Menniti, Presidente del Rotary Reventino per sottolineare quanto ancora sia importante ricordare quel passato di ingiustizie e prevaricazioni, di torture e di disumanità, in un tempo in cui serpeggia ancora il timore di un antisemitismo sempre più vitale e la crescita di un terrorismo che dice di combattere in nome di Dio. Significativo il messaggio del Presidente dell’Interact. “Noi giovani – ha detto Greta Grecodobbiamo ricordare sempre quanto è successo ad Auschwitz, perché la memoria di quel triste passato serva a ricostruire il presente e a rendere migliore il futuro; un futuro, dove possano convivere persone con ideologie diverse – senza pregiudizi razziali, ed in cui la tolleranza prevalga sempre sulle guerre e sulle violenze di ogni genere”. Ospite della serata l’Avv. Giuseppe Zupo, unico figlio di Antonio (classe 1908), direttore didattico di professione, uomo raffinato e colto. Antonio Zupo, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 – proclamato dall’Italia e considerato dalla Germania un vero e proprio tradimento, resiste ai tedeschi che vogliono disarmare i militari italiani a Corfù. Preso prigioniero, viene internato nei lager nazisti, prima in Polonia ai confini con l’Unione Sovietica, poi nel Nord della Germania, e liberato dagli Inglesi ad aprile del 1945.Medaglia D’Oro della Pubblica Istruzione; Decorato con croce al Merito di Guerra e distintivo della Guerra di Liberazione; Medaglia d’Onore alla Memoria, con decreto del Presidente della Repubblica nel 2011. L’Avv. Giuseppe Zupo è intervenuto per presentare il suo libro, “Storia di IMI”, Storia di Internato Militare Italiano – di Antonio e Giuseppe Zupo; un volume corposo, scritto a quattro mani dal labirinto della memoria; un cofanetto prezioso di circa 200 pagine di ricordi, di lettere, di foto, di ricettari, che ci restituisce la storia, i sentimenti, i valori di una famiglia della vecchia Nicastro. Durante la serata le voci dei soci dei Rotary Club Lamezia Terme e Reventino, assieme a quelle dei giovani del loro Club Interact, hanno realizzato una suggestiva performance di musica e parole. Dopo la visione di uno stralcio del primo docufilm in 3D girato ad Auschwitz, prodotto da RAI scuola, “Le non persone” di Roberto Olla, sono stati letti testi di autori vari – da Levi a Borges, Lanzmann e Wiesel, dal diario di Anna Frank, dei bambini di Terezin – oltre ad alcune tra le pagine più significative del libro presentato dall’Avv. Giuseppe Zupo. Hanno partecipato alla performance: Giuliana Menniti, Carmela Dromì e Battista Folino per il Club Rotary Reventino; Caterina Restuccia, Claudio Sdanganelli, Giuseppe Senese per il Club Rotary Lamezia Terme; Greta Greco coi soci Interact; Pierfrancesco Senese e Giorgia Ferraiolo. Nel corso della serata si è svolta anche la cerimonia di ingresso di due nuovi giovani soci dell’Interact Club Lamezia Terme Reventino, Federica Donato e Giada Raso. Le conclusioni sono state affidate all’Assistente del Governatore del Distretto 2100, Massimo Sdanganelli, che nel suo intervento ha manifestato apprezzamenti per la buona riuscita della manifestazione, in occasione della quale i giovani interactiani – assieme ai soci dei Club padrini – hanno dimostrato maturità e sensibilità verso i temi dell’integrazione e della pace, che sono alcuni tra i principi cardine del Rotary International.

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