Dal 31 maggio al 2 giugno si è svolta la IV Assemblea Formativa Distrettuale Distretto 2102 del R.I., DGE Maria Pia Porcino. Dopo l’incontro con Assistenti e Facilitatori, in piena fellowship Rotariana, la plenaria ha visto momenti istituzionali di rilievo. Dopo gli Onori alle Bandiere, portate sul palco dalla DGE, dall’ RRD e dall’ IRD, i saluti del Prefetto Distrettuale 24/25 Francesco Rotolo, dei Presidenti dei Rotary di Reggio Calabria e il saluto del DGN Dino De Marco @dino_de_marco che ha invitato tutti a vivere la formativa come opportunità di accrescimento del servire Rotariano nella fedeltà ai principi della Fellowship, e l’intervento del Vicesindaco di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, la DGE Maria Pia Porcino ha invitato tutti a credere nella magia del Rotary, a un anno dinamico e ricco di azione sul territorio. A seguire, la lectio magistralis del Governatore Decano Vito Rosano che ha concentrato la sua allocuzione sui principi etici del Rotariano presente e futuro. Il PDG Franz Muller ha illustrato quanto si possa fare per la sostenibilità ambientale, e la testimonianza del Maestro Orafo Gerardo Sacco ha commosso i presenti tutti. Il Prof. Gianluigi Greco di UniCal ha illustrato come l’ Intelligenza Artificiale sia a servizio dell’uomo, ma come l’uomo non debba servirsene subdolamente. Coinvolgenti e appassionati gli interventi di Ilaria Bossio @ila_28b nell’annunciare l’evento nazionale di Tropea di settembre e la nascita delle commissioni Integrate e di Alessandra Idone @alessandraidone nel servire al di sopra di ogni interesse personale inseguendo i propri sogni. La sessione pomeridiana ha visto la presentazione del bilancio preventivo e il momento dedicato alla Rotary Foundation con l’intervento del DRFC, PDG Luciano Lucanìa, la testimonianza di Salvatore Perri @salvaperri di quanto essa può cambiare radicalmente le vite della gente in difficoltà e l’illustrazione delle modalità di compilazione del MOU da parte di Leopoldo Rossi con l’appello accorato del PDG Francesco Socievole @francescocicciosocievole a considerare la Fondazione il mezzo per progetti di grande portata comunitaria e non solo.