Il Rotary Club Presila Cosenza Est ed Italia Nostra il 10 novembre 2015 presso il Regal Garden di Rovito hanno riflettuto, in un importante evento, sulla salvaguardia del patrimonio storico-architettonico italiano.
Dopo i saluti del presidente del Rotary Club Presila Cosenza Est, Pasquale Domanico, i lavori sono stati introdotti da Luigi Zaccaro, architetto e membro del Consiglio Direttivo del RC Presila Cosenza Est. Ha relazionato il presidente regionale di Italia Nostra, professore architetto Carlo De Giacomo.
Il patrimonio storico e artistico del nostro Paese identifica la nostra civiltà e la nostra cultura nazionale, la nostra memoria collettiva. E’ insostituibile, inimitabile ed il Rotary non può esimersi dall’affrontare una seria riflessione su una tematica tanto rilevante, suggerendo come dovere per la comunità locale e nazionale sia quello di conservarlo e valorizzarlo a vantaggio anche delle generazioni future.
Una giusta attività formativa ed informativa, che il Rotary Club Presila Cosenza Est percepisce come dovere e servizio verso la comunità, può aiutare a creare una consapevolezza ed una partecipazione maggiore in tutti i cittadini.
L’incontro con il presidente regionale di Italia Nostra ha offerto, quindi, un concreto segnale di attenzione che nasce da un lavoro sinergico tra realtà dinamiche che hanno a cuore la cultura e le tradizioni di questo Paese.
Secondo l’architetto Luigi Zaccaro, che ha introdotto l’evento, si tratta, quindi, di un «argomento di grande interesse anche per la Presila cosentina, territorio ricco di testimonianze rappresentate da edifici religiosi e civili: conventi, chiese e palazzi nobiliari sono gli esempi più evidenti, senza dimenticare i borghi e i centri storici, che, opportunamente valorizzati, possono essere (come lo sono stati in altre aree geografiche) il volano per uno sviluppo turistico integrato e sostenibile».
Il presidente di Italia Nostra Carlo De Giacomo ha altresì sostenuto che: «Il dibattito sulla tutela e salvaguardia dei beni culturali negli ultimi tempi ha concorso a riportare l’attenzione dell’opinione pubblica sui temi della tutela del paesaggio e dei centri storici. Temi che non possono prescindere da un’attenta riflessione sull’attività di tutela che assume come finalità precipua la tutela dell’identità culturale di un territorio. La volgarità e la banalità devono essere necessariamente espulse dal nostro vocabolario. Non si può ancora pensare – continua De Giacomo – di avere la pretesa di trasformare un “luogo” storico anziché garantirne la permanenza dell’autenticità della storia stratificata, della Storia intesa come cultura materiale. Il carattere di un luogo è segnato dalla sua storia, e qualsiasi aggiunta ha valore solo se si inserisce in maniera equilibrata introducendo innovazione nella tradizione, altrimenti – conclude il Presidente – non ha valore e potrebbe essere ovunque, anzi sarebbe meglio che non ci fosse poiché abbassa la qualità del luogo».