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110° Anniversario del Rotary International

CHICAGO, 23 FEBBRAIO 1905, UNITY BUILDING, STANZA 711, PAUL HARRIS, GUSTAVUS LOEHR, SILVESTER SCHIELE, HIRAM SHOREY. NASCE IL PRIMO ROTARY CLUB DEL MONDO!
Parte dalla solitudine dei mercati della Chicago di Al Capone il nostro Paul Harris, per tentare di salvare ciò che vi poteva essere di comune tra uomini in cerca di nuove regole in una competizione selvaggia.
Scriveva allora il nostro fondatore “il Rotary è un poco di amicizia tra uomini sbalestrati nell’angoscia della “società del rischio”, per vincere il male di vivere”. E ancora “La nostra è un’epoca di esperimenti in un mondo in continua evoluzione e tutto ciò che si dimostra meritevole e progressista è il risultato di precedenti successi e di precedenti fallimenti.”
Quanta attualità in queste citazioni storiche!
Già a luglio del 1925 il Rotary contava oltre 2.000 club con più di 108.000 soci in 5 continenti. Ed è a Milano, che il 20 Novembre 1923, nasce il Rotary italiano, aprendo il nostro Paese ad un impegno, a un obiettivo, uguale a quello delle altre comunità internazionali.
Oggi – dopo 110 anni – il Rotary ha 34.000 club e oltre 1,2 milioni di soci,  al servizio delle comunità di tutto il mondo.
È quel Rotary nato dall’animo di un Uomo solo, un uomo isolato, un uomo che viveva l’insofferenza per il disimpegno sociale e culturale collettivo.
E allora oggi, per questo 110° anniversario, si dovrebbe parlare di un Rotary che celebra l’Uomo, l’uomo morale, l’uomo sociale, l’uomo centro motore di un impegno che promuove Azione a favore di altri esseri umani. Si dovrebbe parlare del Rotariano impegnato, di quello che porta – con umiltà – alla società che lo circonda, il proprio sapere, la propria saggezza ma, soprattutto, il proprio esempio. Perché tutta la concezione rotariana sta proprio qui, nell’esempio.
Quindi appartenere al Rotary e dirsi rotariani, significa agire ed essere presenti praticando, attraverso l'”amicizia”, l’ideale del “servire” la comunità.
Gian Paolo Lang, primo Presidente Italiano del Rotary International, diceva: “il Rotary non chiede ai Rotariani l’impossibile, ma dà loro la possibilità di inserirsi con fierezza e larghezza mai immaginate, nella conoscenza, nella stima, nell’amicizia del consorzio umano.”
Questa è la forza del Rotary, una grande capacità di donare tutto il bene che l’Uomo morale è capace di donare.
Il declino e l’assenza di valori stanno congelando l’umanità. Quindi oggi, più che mai, il Rotary, come nel 1905, ha il dovere di riprendere a parlare di valori e di principi, quelli per i quali nacque e quelli che l’hanno portato ad affermarsi.
Il Rotariano del presente ha il diritto, come il dovere, di offrire alle future generazioni il calore aggregante di questi valori. 
Al Past Governor Pietro Niccoli il Club di Lamezia ha affidato il tema della serata “Essere rotariano oggi”: una interessante relazione dagli elevati contenuti formativi, che sarà ricordata come un momento di grande crescita rotariana.

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