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Il Rotary Distretto 2102 presente numeroso al Giubileo dei Rotariani a Roma

Emozioni intense, di autentica spiritualità e partecipazione viva, quelle vissute dai 500 soci del nostro Distretto guidati dal Governatore Dino De Marco, presenti al Giubileo dei Rotariani che ha visto confluire nella capitale, ben 6000 soci dall’Italia e dall’estero. 

Rimarrà per sempre nel cuore di noi tutti, l’udienza giubilare di Piazza San Pietro, nella quale Papa Leone XIV ha salutato i rotariani presenti, invitando le migliaia di fedeli giunti da ogni angolo del mondo, ad “essere testimoni di speranza in famiglia e nella società”. 

Profonda ed illuminante la catechesi del Santo Padre “Sperare è partecipare”, nella quale Papa Leone XIV ha richiamato la missione universale del servizio esortando tutti ad essere “artigiani di pace e strumenti attivi della dignità umana”. Ricordando il motto di questo Giubileo “Pellegrini di speranza”, il Santo Padre ha ricordato a tutti che “non è un motto passeggero ma, al contrario, un programma di vita perché, essere pellegrini di speranza, vuol dire essere persone che camminano ed attendono partecipando attivamente, sapendo leggere ed interpretare i segni del tempo che passa”. 

A tal proposito, Papa Leone XIV ha ricordato la figura di Alberto Marvelli, “giovane italiano vissuto nella prima metà del secolo scorso. Educato in famiglia secondo il Vangelo, formatosi nell’Azione Cattolica, si laurea in ingegneria e si affaccia alla vita sociale al tempo della seconda guerra mondiale, che lui condanna fermamente. A Rimini e dintorni si impegna con tutte le forze a soccorrere i feriti, i malati, gli sfollati. Tanti lo ammirano per questa sua dedizione disinteressata e, dopo la guerra, viene eletto assessore e incaricato della commissione per gli alloggi e per la ricostruzione. Così entra nella vita politica attiva, ma proprio mentre si reca in bicicletta a un comizio viene investito da un camion militare. Aveva 28 anni. Alberto ci mostra che sperare è partecipare e che ognuno di noi, nel suo piccolo, può contribuire a rendere il mondo migliore servendo con gioia pur tra rischi e difficoltà”. 

Le parole del Santo Padre, hanno richiamato tutti noi presenti allo spirito vero del servizio, a quanto sia importante impegnarci ogni giorno partecipando ad iniziative valide, unendo le nostre forze e le nostre idee perché insieme è meglio. 

E proprio nello stare insieme, nell’unire le energie per servire gli altri e non sé stessi che risiede lo spirito vero, l’essenza stessa del Rotary. Valori che sono stati evidenziati in questa memorabile e storica occasione, che ci ha visti uniti a migliaia di rotariani provenienti da tutt’Italia con i quali è bastato uno sguardo, una stretta di mano per stare bene insieme, anche se per poche ore, consapevoli di avere vissuto un’esperienza storica, di grande intensità dalla quale, ognuno, è tornato a casa arricchito e trasformato, pronto più di prima a servire con autentico spirito rotariano. 

L’Udienza con il Santo Padre, momento centrale del Giubileo dei Rotariani, era stata preceduta il venerdì sera dall’aperitivo di gala e dall’incontro con il Presidente Internazionale, Francesco Arezzo, i Governatori dei Distretti Italiani ed i soci. 

Si torna da Roma con uno spirito diverso e sempre più contenti ed onorati di fare parte del Rotary in generale e del nostro Distretto in particolare. 

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